Passano gli anni, crescono i bambini, le meduse nel mare si moltiplicano: alghe, scrosci, rivoli di polvere sottile, e la scomparsa degli insetti: i giorni si sbriciolano - Talvolta penso di essere maturato (ripeness is all!), cerco di darmi un tono da quarantenne, e invece...
La consapevolezza delle creature che strisciano nel buio – parassiti ciechi e affamati, pallidi, dal sangue luminescente – aveva fatto un passo avanti dopo che lo scotch-test su Guido aveva dato esiti positivi: e in effetti da qualche giorno era tutto un grattare, un sedersi scomposto, un certo nervosismo. Fortuna che la farmacologia moderna ha medicine efficaci quanto dai nomi inequivocabili (vermox, anyone?).
Dunque la mattina del sabato si era aperta con la faccia allegra della farmacista che mi aveva riempito di pillole e sciroppi per tutta la famiglia: l'evento meritava un esorcismo. E così, il panettiere.
Era come se il vaso dei taralli mi avesse chiamato, come i biscotti al cioccolato chiamano Snoopy durante la notte. Il panettiere tutta solerzia aveva insistito per farmene assaggiare uno, prima di darmene qualche etto da portare a casa, e aveva sottolineato la genuinità del prodotto: "Sa, vengono da Andria."
"Ah", avevo risposto titubante, ancora con un residuo di briciole che si rimestavano per la bocca. "I famosi taralli di Rovigo", ho affermato con un mezzo sorriso, tra il sarcastico e l'allegro.
Il panettiere si era risistemato come incredulo gli occhiali, si era appoggiato al mobile, aveva fatto una faccia imperscrutabile anche se fin troppo chiara: "Ho detto Andria, non Adria."
Casco anche io, nella newletter, ma non sarà una newsletter. Sarà aperiodica, sostanzialmente instabile, altalenante, come questi blog, potrebbe non arrivare mai, arrivare tutti i giorni, più volte al giorno. La inizio perché per lavoro devo imparare a farle, ma non ci saranno grassetti, né "call to action", né.
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