mercoledì 5 ottobre 2011

"Non lo devi scrivere, promettilo"
"Cosa?"
"Che ho detto che sono degli scarafaggi."
"Chi?"
"Lo sai."
"No, dai dimmi: chi?"
"Stai registrando?"
"No, no, dì pure quel che devi dire. Niente verrà riportato"
"Mh, non mi fido. E promettimi che non lo scriverai."
"Cosa?"
"Uffa... lo sai. Però puoi raccontare questo: che a scuola è pieno di mosche."
"Mosche?"
"Sì, sono dappertutto. I ragazzi si sono costruiti degli acchiappa-mosche con i fogli dei quaderni."
"Ok, ma perché dovrebbe essere interessante?"
"Ogni due minuti qualcuno sbatte l'acchiappamosche sul banco. Un fracasso infernale. Eh prof, dicono, ne ho presa una! e ti fanno vedere la mosca spiaccicata."
"Dev'essere interessante far lezione."
"Allora ho chiesto di smetterla."
"E loro?"
"Loro hanno appeso dei fogli sul muro e c'hanno scritto il numero 58"
"Scusa?"
"Dicono che per fare andare via le mosche bisogna scrivere il numero 58 su dei fogli e attaccarlo in giro alle pareti."
"Scusa?"
"Abbiamo la classe tappezzata da 58."
"Ma è una cosa che ti dicono i ragazzi, per prenderti in giro..."
"C'è un 58 anche nell'ufficio del preside, e uno in sala insegnanti."
"... e funziona?"
Alza le spalle. "Comunque ne ha parlato anche il giornale..."

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